Perché è importante abbassare i picchi glicemici post-prandiali?
Favoriscono l’accumulo di grasso e l’aumento del peso
Se i livelli di glicemia aumentano rapidamente, l’insulina interviene per trasportare lo zucchero alle cellule. Ma quando nel sangue è presente una quantità eccessiva di glucosio, parte di esso viene immagazzinata nel fegato e nei muscoli, mentre la maggior parte viene accumulata nel tessuto adiposo sotto forma di trigliceridi, molecole di grasso.
Possono causare ipoglicemia reattiva e stimolare l’appetito
Quando il livello di zucchero nel sangue aumenta rapidamente, l’insulina fa lo stesso per abbassarlo. Una volta che questo ormone ha svolto il proprio compito, sia la sua concentrazione nel sangue che quella di glucosio scendono velocemente, a volte più in basso rispetto a prima del pasto. Questo fenomeno è chiamato “ipoglicemia reattiva” e può farci sentire improvvisamente affamati e contribuire a farci ingrassare.
Sono l’anticamera di obesità e diabete di tipo 2
Un livello di insulina cronicamente elevato, essenziale per ridurre la glicemia durante i momenti di picco, può causare l’insorgenza di insulino-resistenza, obesità, sindrome metabolica e diabete di tipo 2.
Sono pro-infiammatori
Le oscillazioni dei livelli di zucchero nel sangue causano il rilascio di radicali liberi, molecole che innescano uno stato di infiammazione generalizzato che danneggia lentamente organi e tessuti.
Promuovono la glicazione
Ovvero una reazione chimica che costruisce un legame indissolubile tra uno zucchero e una proteina (o il DNA) – che è alla base del processo di invecchiamento cellulare e di malattie neuro-degenerative come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer.
Come riconoscere i picchi glicemici post-prandiali elevati?
Fortunatamente, il nostro corpo ci manda segnali chiari. C’è chi lotta costantemente con la sensazione di stanchezza e mancanza di chiarezza mentale e chi lamenta notti insonni, emicranie o sbalzi d’umore repentini. C’è chi si ammala di più e più spesso. Inoltre, c’è chi sperimenta un aumento di peso e un costante desiderio di cibo a causa dell’incapacità del corpo di rilevare i segnali di sazietà, per un eccesso di insulina circolante.
7 consigli per abbassare i picchi glicemici
Stile di vita sostenibile
Adottare uno stile di vita sostenibile, che favorisca l’assunzione di cibi di qualità e un’adeguata attività fisica.
Liberarsi dall’ossessione delle calorie
Sebbene siano uno strumento scientifico, credere che contare le calorie sia sufficiente per una dieta sana è un’illusione pericolosa.
La colazione
Evitare una colazione troppo ricca di amidi e zuccheri (come muesli e frutta) per prevenire i picchi glicemici.
Accompagnare i carboidrati con fibre, grassi e proteine
questa combinazione rallenta l’assorbimento del glucosio, riducendo i picchi glicemici.
Sì al dessert dopo i pasti, no allo spuntino a stomaco vuoto
ciò aiuta a ridurre lo stress postprandiale e evita picchi improvvisi di zucchero nel sangue.
Attività fisica
Praticare attività fisica dopo i pasti, anche brevi passeggiate a patto che siano entro un’ora circa dalla fine del pasto.
Prestare attenzione alla modalità di cottura degli alimenti
per esempio, optare per una cottura al dente della pasta può influenzare il suo indice glicemico – ovvero la misura della velocità con cui un alimento aumenta la glicemia – mantenendolo a livelli più bassi.
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